Grande classica della parete Est del Corno Grande che risale una serie di fessure e diedri su una linea abbastanza diretta e logica della parete. La roccia è di stampo dolomitico con tratti più compatti alternati a tiri di qualità inferiore comunque ripuliti dai passaggi (fare attenzione a non uscire fuori via). L’itinerario è abbastanza attrezzato con chiodi e le soste sono a spit, l’uscita sulla vetta occidentale del Corno Grande ne fa una bella via d’ambiente, più ricercata di molte altre, che richiede comunque un discreto impegno alpinistico.
Bellezza | ★★★☆ |
Prima salita | P. Consiglio, S. Amodeo, G. Castelli, R. Carpi – 3 settembre 1954 P. Consiglio, G. Schanzer, L. Mario – luglio 1956 (parte alta) |
Tipologia | Trad |
Grado | TD, VI, R2 |
Esposizione | Est |
Dislivello (via / totale) | 260 m / 850 m |
Sviluppo via | 300 m |
Tipo di roccia | Calcare – buona in via ripulita dai passaggi |
Tempo (via / totale) | 4,5 ore / 9 ore |
Accesso stradale
Dall’autostrada A24 si raggiunge l’abitato di Fonte Cerreto dall’uscita di Assergi tramite la SS17bis, si prosegue per circa 16 km fino al bivio per Campo Imperatore e poi fino al piazzale.
Avvicinamento
Dal parcheggio prendere il sentiero 100D verso il rifugio Duca degli Abruzzi e la cresta della Portella, dopo poco proseguire al bivio sul sentiero 101 verso la sella del Monte Aquila, una volta raggiunta si continua in direzione Corno Grande e al primo bivio si prende il segnavia 104 verso la Direttissima. Superato il Sassone (2500 metri) si prosegue poco oltre fino al bivio per la ferrata Bafile che si percorre fino alla Grande Comba (spesso innevata) sulla sinistra si apre la vista sulla parete Est dove si trova l’attacco della via (prendere a riferimento un grosso diedro e una serie di tetti gialli) – 1:30 ore da Campo Imperatore
Relazione
- L1: Si parte dalla grande comba su una fessura/diedro delimitata da un tetto giallo a sinistra. Risalire tutto il diedro (vari chiodi) verso destra fino a superare un paio di tetti e proseguire fino ad una sosta scomoda su due spit – 35 metri, VI (7/8 chiodi)
- L2: Continuare sul diedro tendendo a destra (sulla verticale la fessura di Demetrios Stratos) e risalirlo tutto fino ad un terrazzino, continuare la rampa sulla destra fino ad una sosta (due spit) – 25 metri, V (4 chiodi)
- L3: Riprendere nuovamente il diedro che sale verso destra fino ad un tettino da superare con passo atletico. Usciti in cengia (chiodo) risalire a sinistra verso la sosta (2 spit) – 40 metri, V (2/3 chiodi)
- L4: Ancora nel diedro che diventa rampa fino ad un forcellino, la sosta è poco dopo (2 spit) – 20 metri, III
- L5: Dritti per un diedro accennato con rocca da valutare fino ad una cengietta (chiodo), si traversa leggermente a sinistra e ancora dritti fino sotto ad un grande tetto dove si sosta (2 spit) – 30 metri, V
- L6: Dalla sosta si sale in verticale per raggiungere la fessura sotto al tetto (nut incastrato), percorrere tutta la fessura in Dülfer fino ad un diedro (roccia non ottima) che si risale fino ad una cengia. Obliquare verso destra fino ad una seconda cengia dove si sosta (2 spit) – 35 metri, V+
- L7: Risalire il diedro accennato di sinistra (ignorare il diedro di destra con cordino), chiodo sul passo. Uscire su placca appoggiata in sosta (2 spit) – 20 metri, V+ (3 chiodi)
- L8: Percorrere in verticale il diedro fino ad uno strapiombetto (chiodo) da aggirare a destra, proseguire obliquando a a destra su placca appoggiata fino alla sosta (2 chiodi) – 50 metri, V
- L9: Seguire il canale senza particolari difficoltà, superare un muretto e raggiungere l’uscita. Sosta da allestire su spuntoni – 50 metri, III
- L10: Proseguire (anche slegati) per una facile cresta che conduce direttamente alla vetta occidentale dove è presente la croce – 100 metri, I-II
Discesa
Dall’arrivo sulla vetta occidentale (croce) si può scendere per la via normale o la direttissima, la prima più lunga e facile.
Per la normale seguire i segnavia che scendono su facili roccette verso Conca degli Invalidi (2670 m), si prende quindi il sentiero 103 verso sinistra in direzione Monte Aquila e Campo Imperatore salendo leggermente verso la Sella del Brecciaro. Da qui si scende tagliando una serie di canali che portano alla vetta fino ad arrivare alla Sella del Monte Aquila dove si prende un bivio (un po’ nascosto) verso sinistra per il sentiero 101. Dopo una serie di passaggi in discesa si prende un lungo rettilineo che taglia e porta direttamente sul crinale verso il rif. Duca degli Abruzzi e dopo pochi minuti si arriva a Campo Imperatore.
Per la Direttissima si scende in direzione ovest poco prima di arrivare alla croce seguendo in parte la cresta e affrontando una serie di passaggi fino al II+ disarrampicando (qualche tratto di roccia liscia) seguendo sempre i numerosi segnavia presenti sul percorso (sentiero ) si arriva così al bivio con la ferrata Bafile e si prosegue scendendo per il sentiero 104 su ghiaia fino al Sassone e poi si prosegue fino alla Sella del Monte Aquila dove si continua come per la normale (vedi sopra).
Attrezzatura
- Normale dotazione alpinistica
- Corde doppie da 50 metri
- Friend (misure C4 BD dallo 0,2 al 3) e nuts
- Martello e 2-3 chiodi di emergenza