La cresta dei Perrons è un bell’itinerario d’ambiente sopra Vallorcine al confine tra Francia e Svizzera con le alpi e i ghiacciai a vista d’occhio. La via si sviluppa interamente in cresta, al netto dell’avvicinamento iniziale, e prevede tre salite rispettivamente sul Gran Perron, Pointe Vouilloz e Pointe de l’Ifala con un qualche doppia lungo l’itinerario. Le difficoltà sono modeste ma non va sottovalutata l’esposizione (molti passaggi sono a filo su lame a strapiombo) e la lunghezza che richiedono un certo impegno alpinistico. Il materiale in via si limita a quello delle soste per eseguire due serie di doppie, si può procedere integralmente in conserva con un’unica corda; possibile percorrere l’itinerario anche in senso contrario, in questo caso le difficoltà sono maggiori. In generale è un’uscita d’ambiente con panorami alpini di alta montagna, utile anche come allenamento in vista di pareti più impegnative.
Bellezza | ★★★★ |
Prima salita | R. Blanchet, K. Mooser – 28 sett 1931 |
Tipologia | Moderna |
Grado | AD, III (passo di IV), R2 |
Esposizione | Tutte |
Dislivello (via / totale) | 650 m / 850 m |
Sviluppo via | 1500 m |
Tipo di roccia | Granito – da buona a ottima |
Tempo (via / totale) | 4-5 ore / 7-8 ore |
Accesso stradale
Dall’Italia si percorre l’autostrada A5 passando per Aosta e fino a Courmayeur, da qui si prendere il traforo T1 del Monte Bianco raggiungendo Chamonix in Francia. Alla prima rotatoria si prendere la prima uscita (destra) verso il centro del paese dove si incontra altre 3 rotatorie, si prosegue sempre sulla statale D1506 in direzione del confine con la Svizzera e Martigny. Non appena passata la frontiera si svolta a sinistra in direzione Finhaut e si prosegue in breve fino alla diga di Emosson dove è presente un parcheggio.
Avvicinamento
Dal parcheggio proseguire a piedi verso la diga di Émosson e superarla seguendo la strada asfaltata, dopo poco sulla sinistra prendere il primo sentiero (riconoscibile per alcuni gradini di accesso). Prendere subito a sinistra e poi continuare per circa 300 metri in direzione della forcella dell’Auguille du Van, all’altezza di un ometto prendere un sentierino a destra che sale su un crinale e porta alla base di un canale in direzione della forcella. Qui si supera una paretina con passaggi di II-III (presenti alcuni spit) e quindi si riprende un sentiero sul ghiaione con un canalino finale a destra che porta fino alla forcella – 2 ore dal parcheggio
Relazione
- L1: Si continua scendendo leggermente lungo un sentiero che conduce verso la cresta verso il Gran Perron. Il percorso è abbastanza semplice con qualche passo di III fino a raggiungere quasi la vetta (evitare la sosta sulla destra), qui si prosegue sul filo dello spigolo con passaggi molto esposti fino a raggiungere una prima doppia sul versante sud – II/III
- Doppie sul Gran Perron: D1 12 m, D2 22 m, D3 15m, tra le doppie ci si sposta leggermente in orizzontale per trovare la sosta successiva
- L2: Dalla fine della terza doppia si raggiunge l’Enclave da dove si riprende a salire inizialmente sul lato destro della cresta (III+) per poi portarsi sul filo e proseguire in modo intuitivo fino a Pointe Vouilloz dove si supera un breve tratto esposto che da accesso ad una sosta per la doppia sulla parete nord – II/III+
- Doppie sul Pointe Vouilloz: D4 20 m, D5 25 m
- L3: Dalla fine della quinta doppia si riprende il sentiero che in breve porta sul lato destro della cresta di Pointe de l’Ifala, si risale per gradoni con passaggi che diventano poco più tecnici fino al IV- (chiodo dalla base di un diedro) e poi si continua in cresta con passi più facili che conducono alla vetta dove è presente una croce di legno – II+/IV-
Discesa
Dalla vetta si prende un sentiero verso sud che dopo poco porta su un canale sulla destra. Si può continuare in due modalità differenti:
- Si continua sul sentiero che prosegue la cresta e, tramite una salita di 20 metri, porta alla Breccia des Perrons. Da qui si inizia a scendere verso i laghi di Ifala (visibili) fino a valle
- Si può scendere sulla destra per prati (ometto) che tramite un sentiero poco battuto porta alla cresta nord-ovest, si prosegue finché le pendenze non si esauriscono per poi dirigersi a sinistra verso i laghi di Ifala, si superano e ci si ricollega al sentiero precedente
Dopodiché si prosegue verso valle tramite il sentiero che, una volta superato il fondovalle, si ricollega con un altro sentiero che scende a valle. Proseguire lungamente fino alla strada asfaltata della diga e in breve si torna all’auto – 2:00/2:30 ore dall’uscita
Attrezzatura
- Normale dotazione alpinistica
- Corde singola da 50 metri
- Friend (misure C4 BD dallo 0,3 al 1), fettucce e cordini