La parete inferiore del Fauteuil des Allemands si trova nell’incontaminata e selvaggia vallata della Val Veny, all’interno di un contesto naturalistico a dir poco mozzafiato. Questo bastione rappresenta la base dell’imponente catena montuosa dell’Aiguille Noire de Peterey ed insieme alla vicina via ferrata consente l’accesso al soprastante Vallone del Combalet dove è ubicato il bivacco Borelli, punto d’appoggio importantissimo per gli alpinisti che affrontano le imponenti pareti sovrastanti. Su questa parete si sviluppano tre itinerari in stile moderno attrezzati a spit, con possibilità di integrare, che rappresentano un’alternativa alle più impegnative vie in quota quando il meteo è incerto. L’ambiente circostante è suggestivo e di gran pregio naturalistico, con la presenza di imponenti cascate che si snodano dalle pendici del ghiacciaio sovrastante raggiungendo la verdeggiante valle, la via Alexius è la più facile delle tre ed offre un arrampicata divertente e mai banale, specialmente sulle belle placche dopo la cengia mediana. La qualità della roccia è sempre buona,con un granito a tacche e fessure sulla maggior parte dell’itinerario, tuttavia bisogna far attenzione a qualche blocco istabile sui tiri più facili. Le caratteristiche dell’intinerario di stampo plasir unite alla bellezza del contesto ambientale in cui si inserisce lo rendono un’ottima scelta per chi voglia iniziare ad approcciarsi a questo ambiente.
Bellezza | ★★★★ |
Prima salita | N. Bruni, G, Marra – estate 1968 |
Tipologia | Moderna |
Grado | TD, 6a (5c A0), RS2 |
Esposizione | Sud |
Dislivello (via / totale) | 270 m / 650 m |
Sviluppo via | 270 m |
Tipo di roccia | Granito – da buona a ottima |
Tempo (via / totale) | 4-5 ore / 6-7 ore |
Accesso stradale
Provenendo dalla A25 direzione Monte Bianco prendere l’uscita verso Morgex, seguire la strada statale 26 della valle d’Aosta e SS26dir proseguendo fino alla strada Montoux dove si svolta a sinistra e si prosegue fino a svoltare a destra sulla strada Lezey-Entreves e successivamente svoltare a sinistra sulla via Val Veny proseguendo sulla stessa sino a svoltare a destra su un ponte che attraversa il fiume in direzione del Campeggio La Sorgente in prossimità del quale si parcheggia.
Avvicinamento
Dal parcheggio proseguire a piedi in direzione dell’evidente parete a sinistra (faccia a monte) di un’evidente cascata, intercettando un sentiero fino ad una costruzione ubicata in prossimità di un incrocio. Proseguire sul sentiero verso sinistra dove da li a poco si trova un altro bivio, prendere la strada a destra che sale verso la parete fino a valicare il torrente che scende dalle pendici della montagna (bolli gialli), proseguire sul sentiero che mano mano si inerpica sulle pendici della montagna (sentiero per la ferrata che porta al bivacco Borrelli) ed in prossimità della parete abbandonarlo svoltando a destra (faccia a monte) per raggiungere l’attacco della via ubicato alla sinistra (faccia a monte) di un evidente canale limitrofo alla cascata, sotto evidenti striature nere, dove si nota il primo spit – 40 min dal parcheggio
Relazione
- L1: Si risale la placca delicata verso destra – 30 metri, 6a (7 spit)
- L2: Spostarsi tendendo a sinistra della sosta (2 spit), poi proseguire su bella fessura (2 spit, possibile integrare) – 30 metri, 5c (4 spit)
- L3: Spostarsi a sinistra, successivamente proseguire per bella fessura (possibilità di integrare) – 35 metri, 5b (6 spit)
- L4: Superare un paio di terrazzi e proseguire per facile spigolo (sosta su spit) – 35 metri, 3c (3 spit)
- L5: Proseguire lungo lo spigolo a tratti affilato prima aggirandolo a sinistra e successivamente dopo un intaglio proseguire alla sue destra (attenzione agli attriti) con ultimo passaggi delicati su spigolo (sosta su spuntone e chiodo) – 35 metri, 5b (4 spit)
- L trasferimento: Continuare con un tratto di trasferimento proseguendo in direzione della parete superiore (attenzione a blocchi instabili). Raggiunta la placca (spit) si traversa su esile cengia per circa 15 m verso destra (faccia a monte) per raggiungere una sosta a spit alla base della placconata sovrastante. Possibile affrontare il trasferimento in conserva lunga protetta o con due tiri veloci – 70 metri, III (3 spit)
- L6: Bellissimo tiro su placca lavorata a tacche e svasi (difficile integrare) – 30 metri, 5c (5 spit)
- L7: Alzarsi a sinistra su muro lavorato a tacche e successivamente proseguire su stupenda placca dritti alla sosta- 30 metri, 5c (7 spit)
- L8: Spostarsi a destra e successivamente tornare a sinistra proseguendo su muro a grosse prese e fessure. – 30 metri, 4b (4 spit)
- L9: Alzarsi su placca appoggiata a buone prese e blocchi, tendere poi a sinistra (faccia a monte) fino a raggiungere la sosta, possibilità di sostare su sosta a spit oppure proseguire per ulteriori 10 metri e fare sosta su fittoni della ferrata – 30 metri, 4b (4 spit)
Discesa
Dall’arrivo sul vallone del Combalet in prossimità dell’arrivo della via ferrata, scendere per la stessa al termine della quale si intercetta il sentiero a bolli gialli, si prosegue sullo stesso sino ad arrivare in prossimità dell’attacco della via e si ripercorre il sentiero dell’andata a ritroso – 1:00/1:30 ore dall’uscita sulla ferrata.
Attrezzatura
- Normale dotazione alpinistica
- Corde doppie da 50 metri
- Friend (misure C4 BD dallo 0,5 al 2,) utili ma non necessari