Vai al contenuto

Via Spigolo delle Guide – Corno Piccolo, Gran Sasso

Spigolo delle Guide è un itinerario completamente trad che vince un sistema di diedri e spigoli sulla prima Spalla del Corno Piccolo in prossimità del canale Bonacossa. La maggior parte dei tiri sono di fessura con qualche tratto di placca sempre su roccia ottima; nonostante la proteggibilità sia quasi sempre garantita da protezioni mobili (a patto di avere un buon assortimento di friend) le difficoltà sono continue sulla maggior parte dei tiri tranne un tratto di collegamento a metà parete che spezza un po’ la continuità. Si richiede un buon orientamento in alcune sezioni e buone capacità alpinistiche per rinforzare alcune soste (principalmente a chiodi). La via è un grande classico per la stagione estiva (quasi completamente a nord ad eccezione della parte alta) e merita una ripetizione.

Bellezza★★★★
Prima salitaL. D’Angelo, E. De Luca – 11 settembre 1978
TipologiaTrad
GradoTD, VI+ R2
EsposizioneNord
Dislivello (via / totale)320 m / 1030 m (senza cabinovia)
Sviluppo via430 m
Tipo di rocciaCalcare – ottimo
Tempo (via / totale)6-7 ore / 8-9 ore

Accesso stradale

Si raggiunge Prati di Tivo dalla SS80 del Gran Sasso (da L’Aquila via Campotosto oppure da Montorio al Vomano). In caso fosse aperta la cabinovia della Madonnina è consigliabile utilizzarla per ridurre il dislivello dell’avvicinamento a 550 metri scarsi, in caso contrario è possibile raggiungere la località di Cima Alta a quota 1640 m.

Avvicinamento

Da Cima Alta prendere l’evidente sentiero (n°103) in direzione della Madonnina di Prati di Tivo, si percorre il crinale e si supera l’abbandonato albergo Diruto fino a raggiungere l’arrivo della cabinovia. Si prosegue sempre sul sentiero 103 in direzione del vallone delle Cornacchie e poco dopo svoltare a destra per il sentiero Ventricini. Continuare lungamente per il tracciato a mezzacosta fino all’altezza delle Spalle, superata una sella si lascia il sentiero per prendere una traccia più alta che mantiene la quota verso il canale Bonacossa che divide la prima dalla seconda Spalla. All’imbocco del canale ci si sposta sullo spigolo a sinistra caratterizzato da una grande diedro – 1:30 ore da Cima Alta o 45 min dalla Madonnina

Relazione

  • L1: Risalire il diedro delimitato da un pilastro e una placca tenendosi sulla destra fino ad una sosta (2 chiodi), in alternativa si può proseguire fino alla sosta successiva – 40 m, V
  • L2: Proseguire sul diedro-fessura a destra fino ad uscire su un pulpito che affaccia sul canale Bonacossa (sosta su spuntone) – 15 m, V-
  • L3: Si sale in direzione dell’evidente fessura fino ad una sosta intermedia (2 chiodi), si affronta integralmente il diedro fessura che in uscita diventa leggermente aggettante (nut incastrato) e una volta usciti si prosegue sulla sinistra fin sotto lo strapiombo (sosta spit e 2 chiodi) – 20 m, VI+
  • L4: Si continua nella fessura che aggira lo strapiombo e diventa esposta sul Bonacossa, quindi ci si trova davanti ad un tettino e si raggiunge la base di un secondo ribaltino. Si può traversare a sinistra su fessura orizzontale e sostare sullo spigolo (2 chiodi) oppure affrontare il tettino (VI+) con nut incastrato e uscire in cresta dove è presente una sosta con 2 spit (in comune con Meridionalizziamoci) – 30 m, VI+
  • L5: Proseguire in cresta su terreno più facile puntando alla base di un grande gendarme dove si sosta (2 spit) – 40 m, III
  • L6: Si aggira il gendarme a destra e si entra in un canale (6-7 metri in discesa disarrampicando), quindi si risale facilmente fino a raggiungere quasi la sommità del forcellino (eventuale sosta da allestire) – 40 m, III
  • L7: Ci si alza su placca (chiodo) puntando ad un fessura, al terzo chiodo (presente cordino) si traversa a destra andando a prendere la fessura di destra più facile (non continuare a salire in direzione di un chiodo in alto!). Si risale fino ad una sosta intermedia (2 chiodi) che si supera e si esce a destra con passo di placca delicato (sosta su 2 spit e 2 chiodi) – 30 m, VI
  • L8: Dalla sosta ci si alza sulla fessura che dopo un po’ si esaurisce e si esce sulla sinistra fino allo spigolo. Si può sostare su Meridionalizziamoci (2 spit) o proseguire oltre entrando nel canale della via della Virgola (sosta da allestire) – 50 m, VI
  • L9: Continuare nel canale della Virgola o sulla placca alla sua sinistra (chiodi) fino alla base di un ultimo strapiombo dove si sosta (2 spit) – 50 m, V
  • L10: Con un ultimo passo si supera l’intaglio e si sfrutta tutta la lunghezza della corda per andare a sostate (da allestire) – 50 m, pp. IV e poi II
  • L11: Si prosegue facilmente slegati sulla cresta fino all’uscita in vetta – 80 m, II

Discesa

Si può scendere dall’arrivo della via a piedi o in doppia.

In doppia si prosegue sulla cresta fino ad incontrare una catena con anello di calata sopra il canale Sivitilli. Da qui si possono fare 4 doppie sulla sinistra di lunghezza massima 50 metri (le successive tre soste sono con due spit e maglia rapida). In alternativa, se si dispone delle corde da 60 metri, scendendo a destra (faccia a monte) si incontrano altre due catene con anello di calata e un’ulteriore sosta (spit e clessidra) per un totale di 4 doppie. Dalla fine delle doppie ci si abbassa traversando verso sinistra fino ad incontrare il sentiero Ventricini che si percorre al contrario – 45 min dalla fine delle doppie alla Madonnina

A piedi si prosegue la cresta superando il canale Sivitilli e si prende il secondo colatoio scendendo sul ramo di destra (passi di II+) fino ad incontrare la normale da nord che si percorre fino alla base del canale. Da qui si continua come con la soluzione precedente – 1:30 dall’uscita della via alla Madonnina

Attrezzatura

  • Normale dotazione alpinistica
  • Corde doppie da 50 o 60 metri
  • Friend (misure C4 BD dal 0,2 al 3) e set di nuts
  • Martello e 2-3 chiodi