Sotto il segno di Orione è una bella linea che percorre lo sperone sinistro del Peschio Gaetano sull’anfiteatro della Neviera. La via non presenta passaggi troppo tecnici se non un qualche salto nei canalini, tuttavia ci sono diversi tratti esposti sulle pareti est-ovest dello sperone. Percorrendo quasi sempre la cresta non sono presenti rischi esterni se non l’uscita in cresta che potrebbe presentare una cornice (si trova quasi sempre un passaggio fattibile), risulta comunque un itinerario aereo e d’ambiente con vista sulla Valle Serrata e la Barriera. Non è presente materiale in via e si richiede pertanto una certa dimestichezza con manovre e soste anche per procedere in conserva nei tratti dove le difficoltà sono ridotte e riducendo così i tempi di percorrenza.
Bellezza | ★★★☆ |
Prima salita | G. Guzzardi, E. Paolini, R. Zavarella, C. Santilli – 12 dic 1993 |
Tipologia | Misto |
Grado | D-, 45-55° III (passi 60°) |
Esposizione | Nord-Est |
Dislivello (via / totale) | 400 m / 1100 m |
Sviluppo via | 800 m |
Tipo di roccia | Calcare – da discreta a buona |
Tempo di salita (via / totale) | 4-5 ore / 9 ore |
Accesso stradale
Da Roma o L’Aquila si percorre l’autostrada A24 fino a Torano e poi si prende l’A25 in direzione Pescara. Si puù uscire direttamente a Celano per poi prendere la SS696 direzione Ovindoli o a Magliano dei Marsi passando per Forme (SP24) e riprendendo la statale a S. Iona. Superato Ovindoli si raggiunge l’altopiano delle Rocche e appena raggiunto il paese di Rocca di Mezzo si svolta a destra in direzione Secinaro poco prima del paese. Si prosegue superando i Prati del Sirente e raggiungendo lo Chalet del Sirente dove si parcheggia.
Avvicinamento
Dal parcheggio prendere il sentiero n°15 dietro lo Chalet e seguirlo fino al primo bivio dove si tiene la sinistra, dopo poco si svolta a destra in un sentiero che prende quota e incrocia un altro tracciato. Si prende a sinistra e subito dopo si riprende il sentiero originale a destra che risale un canale nel bosco. Arrivati quasi ai limiti della vegetazione si svolta a sinistra sul sentiero n°15B dove si inizia ad intravedere lo sperone sinistro del Peschio Gaetano. Si attraversa della vegetazione su un cono di valanga e ci si dirige sul versante ovest dello sperone dove è ben visibile il canale di attacco della via – 2:30 ore
Relazione
- L1: Raggiunta la parete ovest si attacca il primo largo canale (non prendere il canalino più in basso) al limite del bosco che presenta pendenze via via più marcate fino a 55° e supera un paio di risalti di M3 o III fino al culmine – 60 metri, 55° e M3
- L2: Si supera la selletta e si traversa delicatamente a sinistra su mughi e rocce fino a raggiungere un canale nevoso dove si sosta – 40 metri, 55°
- L3: Si risale il facile canale nevoso aggirando le rocce a destra senza raggiungere il suo termine. Qui si può sostare prima di affrontare un traverso a sinistra (possibile procedere in conserva su questo tiro ed il successivo) – 40 metri, 45°
- L4: Traversare 5 metri a sinistra per poi reperire un canale nevoso a 50° che porta direttamente sotto un netto canalino – 35 metri, 50°
- L5: Alzarsi nella goulottina e superare un primo salto (M3 o III+) quindi proseguire sul pendio verso destra fino a raggiungere la cresta – 45 metri, 55° e M3
- L6: Proseguire sulla cresta fino ad una sella alla base di un canale/pendio a 55° che si risale fino a che le difficoltà non esauriscono – 60 metri, 55°/60°
- L7: Da qui si percorre la cresta molto aerea sul filo dei versanti est ed ovest superando rocce e lame (sulla sinistra l’uscita della via Desertika) fino ad arrivare sul culmine della cresta – 150 metri, 35°
- L8: Raggiunto il pulpito ci si affaccia su una selletta tra due canalini est-ovest. Si disarrampica 10-15 metri o si aggira a sinistra il pulpito (molto delicato, passi di II+ esposto), presente anche una fettuccia su sperone per breve doppia degli ultimi 10 metri – 15 metri
- L9: Si risale per logico pendio innevato (50°) guadagnando di nuovo la cresta e si prosegue mentendo la sinistra fino a che non si apre la vista sulla cresta finale che si guadagna in breve raggiungendo il versante sud – 150 metri
Discesa
Dall’uscita della via ci si dirige in direzione sud-est (verso sinistra) per raggiungere una sella 100 metri più in basso dove inizia il canale Brecciarola (verificare l’assenza di cornici). Quindi si percorre integralmente il pendio in discesa fino al limite del bosco dove si traversa a sinistra sotto lo sperone sinistro e si torna in breve nella zona di attacco della via. Da qui si riprende il sentiero dell’andata fino al parcheggio – 2/2:30 ore
Attrezzatura
- Normale dotazione alpinistica invernale
- Corde doppie da 60 metri
- 4-5 chiodi da roccia
- Friend (misure dal 0,3 al 3 BD)