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Via Micheluzzi e diedro Buhl – Piz Ciavazes, Sella

Itinerario che affronta la sezione centrale del Piz Ciavazes ed è diventato ormai una classica della zona, si risale per i primi 5 tiri della via Micheluzzi fino al primo tiro del traverso per poi proseguire sull’evidente diedro Buhl. La via ha una roccia tipica delle dolomiti ben ripulita ma le numerose ripetizioni l’hanno resa un po’ patinata (specialmente sul traverso), rimane comunque un itinerario interessante da tenere inconsiderazione che consente di percorrere il bel diedro finale. Le soste sono a spit mentre sulla via sono presenti diversi chiodi (soprattutto nelle difficoltà).

Bellezza★★☆☆
Prima salitaMicheluzzi: L. Micheluzzi e E. Castiglioni – 1935
Diedro Buhl: H. Buhl e W. Streng – 1949
TipologiaTrad
GradoTD, VI (pp. VI+), VI- A0
EsposizioneSud
Dislivello (via / totale)250 m / 850 m
Sviluppo via300 m
Tipo di rocciaCalcare – buona, un po’ levigata
Tempo (via / totale)5 ore / 6,30-7 ore

Accesso stradale

Dalla Val di Fassa percorrere la SS242 del Passo Sella e, superato Pian Schiavaneis proseguire per altri 4 tornanti fino ad arrivare ad un lungo rettilineo che porta ad un piccolo parcheggio a sinistra proprio sotto la parete. Dalla Val Gardena, analogamente, si prende la SS242 fino al Passo Sella e superato si parcheggio poco dopo sulla destra prima di un netto tornante a destra nel bosco.

Avvicinamento

Dal parcheggio prendere l’evidente sentiero dall’altra parte della strada, al primo bivio tenere la destra e successivamente proseguire sul tracciato fino in prossimità della parete. Tenendo a riferimento il diedro Buhl (ben visibile) potarsi sulla placca grigia alla sua sinistra dove attacca la via – 15 min dal parcheggio

Relazione

  • L1: L’attacco è segnalato da una freccia incisa sulla roccia, si sale verticalmente su una placca per poi obliquare verso destra fino ad un chiodo, si risale la parete fino ad una cengia e ci si sposta a destra per incontrare prima la vecchia sosta (3 chiodi) e poi quella nuova su due fittoni – 30 metri, V-
  • L2: Si prosegue dritti tendendo a sinistra su placca a buchi grigia seguendo una serie di chiodi, affrontare un diedrino fessurato fino ad una cengia. La sosta (2 fittoni) si trova sulla destra – 30 metri, V+
  • L3: Risalire una paretina fino ad una cengia con un chiodo (allungare la protezione), proseguire in cengia verso sinistra fino ad un chiodo dove inizia un pilastrino che si risale fino alla sosta su fittoni – 30 metri, IV (pp. V)
  • L4: Proseguire su placca fino ad una rampa che continua a sinistra. Si risale il diedro fino ad una cengia per portarsi ad una sosta a sinistra – 40 metri V e VI (anche A0)
  • L5: Si continua sulla facile rampa di III fino ad una sosta alla base di un bel diedro giallo, da qui inizia la via Diedro Buhl, mentre la via Micheluzzi prosegue traversando a destra – 15 metri, III
  • L6: Risalire il diedro giallo per circa 10 metri (VI-) fino ad un cordone, da qui (senza alzarsi troppo) traversare a destra (VI+ o VI A0) superando lo spigolo (3 chiodi) fino a raggiungere un diedrino che si risale e si arriva ad un pilastro. In cima la sosta – 35 metri, VI+ o VI A0
  • L7: Salire dritti sopra la sosta per qualche metro e poi spostarsi a destra su un terrazzino erboso, da qui dritti (VI-) su parete a buchi fino ad un nicchia dove si traversa a destra (vari chiodi e un cordone) e raggiungere la sosta su cengia lasciando una lama a destra (non salire troppo, presente altra sosta di una via sportiva) – 30 metri, VI-
  • L8: Prendere a sinistra e portarsi alla base del grande diedro tramite facili risalti rocciosi e proseguire nel diedro fino ad una sosta su due spit posta sotto una grande lama – 40 metri, IV+
  • L9: Aggirare la lama a destra per poi riportarsi nel diedro e risalirlo fino ad una clessidra con cordone dove si sosta, presente qualche chiodo e cordone su clessidra – 30 metri, V+
  • L10: Proseguire nel diedro (V) fino ad un chiodo, da qui si prosegue sulla sinistra su una cengia che porta ad un ultimo diedrino/fessura fino ad uscire dalle difficoltà e raggiungere la cengia dei camosci, sosta su anello cementato – 25 metri, V

Discesa

Dall’ultima sosta in uscita dalla via ci si trova già sul sentiero della cengia dei camosci, prenderlo a sinistra (faccia a monte) e proseguire per tutta la cengia superando un anfiteatro e subito dopo un tratto esposto con un cavo metallico. Si arriva in una zona più aperta in prossimità delle Torri del Sella e si inizia a scendere a sinistra (sentiero e ometti), a metà discesa è presente qualche metro da disarrampicare (II) fino ad arrivare una doppia da 15/20 m su catena (o poco più avanti su anello cementato) o in alternativa si disarrampica nuovamente (III). Si prosegue quindi sul sentiero svoltando a sinistra per tornare al parcheggio.

Attrezzatura

  • Normale dotazione alpinistica
  • Corde doppie da 50 metri
  • Friend (misure C4 BD dallo 0,1 al 3), serie di nuts
  • Martello e chiodi di emergenza