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Via Il filo di Arianna – Corno Piccolo, Gran Sasso

Il filo di Arianna è una bellissima via che si sviluppa sulle stupende placche della prima Spalla del Corno Piccolo, ne viene fuori un’arrampicata di placca a buchi estremamente tecnica con passi fino al VII e lunghi tratti di VI sostenuto. La via, benché sia attrezzata con qualche spit da 8 mm (abbastanza datati), obbliga a lunghi runout per impossibilità di proteggersi e le protezioni con i cordini presenti sulle diverse clessidre sono da rinforzare; le soste sono attrezzate ma in qualche caso vanno comunque integrate. In generale ne esce fuori un itinerario elegante ed impegnativo sia tecnicamente che mentalmente che sfrutta il centro della parete ovest con vista sulla seconda spalla, la val Maone e l’Intermesoli.

Bellezza★★★★
Prima salitaG. Fornari e M. Passacantilli – 30 giugno 1991
TipologiaModerna
GradoED-, VII RS3
EsposizioneOvest
Dislivello (via / totale)200 m / 910 m (senza cabinovia)
Sviluppo via300 m
Tipo di rocciaCalcare – ottimo
Tempo (via / totale)5 ore / 7 ore

Accesso stradale

Si raggiunge Prati di Tivo dalla SS80 del Gran Sasso (da L’Aquila via Campotosto oppure da Montorio al Vomano). In caso fosse aperta la cabinovia della Madonnina è consigliabile utilizzarla per ridurre il dislivello dell’avvicinamento a 550 metri scarsi, in caso contrario è possibile raggiungere la località Cima Alta a quota 1640 m.

Avvicinamento

Da Cima Alta prendere l’evidente sentiero (n°103) in direzione della Madonnina di Prati di Tivo, si percorre il crinale e si supera l’abbandonato albergo Diruto fino a raggiungere l’arrivo della cabinovia. Si prosegue sempre sul sentiero 103 in direzione del vallone delle Cornacchie e poco dopo svoltare a destra per il sentiero Ventricini. Continuare lungamente per il tracciato a mezzacosta fino all’altezza delle Spalle, superata una sella si lascia il sentiero per prendere una traccia che mantiene la quota verso il canale Bonacossa che divide la prima dalla seconda Spalla. Risalire il canale per 3/4 (fino a circa 70 metri dalla forcella) per arrivare all’attacco dalla via – 1:30 ore da Cima Alta o 1 ora dalla Madonnina

Relazione

  • L1: La via attacca su una placca delimitata da un diedro sulla destra, a due metri da terra è presente un chiodo con fettuccia. Risalire la placca e tendere leggermente a destra verso una colata scura, quindi uscire su una rampa e spostarsi a sinistra. Sosta su masso incastrato – 20 m, V
  • L2: Alzarsi dritti sopra la sosta sul diedrino (friend incastrato), quindi traversare a destra per portarsi in placca (2 chiodi, VI) e proseguire dritti fino ad un buco (clessidra e chiodo). Tendere a destra fino ad una placca appoggiata (VI+) dove sono presenti due spit, quindi raggiungere una fessura che si lascia a metà per traversare a sinistra in sosta (1 spit + clessidra) – 45 m, VI+
  • L3: Proseguire a sinistra superando un primo canalino e dei salti fino a raggiungere (IV) l’ultima rampa alla base della placconata. Evitare di prendere il primo canale a destra. La sosta è su spit e chiodo (consigliato da integrare) – 25 m, IV
  • L4: Dalla sosta spostarsi a sinistra e alzarsi fino ad un chiodo lontano (ignorare lo spit più a sinistra della via Calano i Crucchi). Quindi proseguire dritti seguendo due spit, clessidra, spit e clessidra fino ad una nicchietta (VI), quindi verso destra su uno strapiombino (VI+) dove è presente uno spit (consigliato rinviare solo una corda). Da qui traversare due metri a sinistra (VII) su un chiodo con cordino e quindi verso destra (clessidra) fino alla sosta (spit + chiodo) – 45 m, VII
  • L5: Salire dritti sulla placca fino ad un primo spit, quindi leggermente a sinistra (spit) per poi riportarsi a destra (VI) ad un terzo spit (consigliato non rinviare sul secondo o staccarlo per evitare attriti). Da qui spostarsi a destra (2 clessidre) e alzarsi sempre obliquando a destra verso uno spit (V+) e continuare dritti puntando ad diedro (chiodo e clessidra). Sosta su un terrazzino (2 chiodi) – 40 m, VI
  • L6: Alzarsi in verticale sul diedro (IV) e dopo una cengetta continuare per una parte più facile e ultimo passo di III+. Sosta su un chiodo da integrare – 50 m, IV
  • L7: Dalla sosta S6 proseguire slegati per passi di II fino alla vetta – 50 m, II

Discesa

Si può scendere dall’arrivo della via a piedi o in doppia.

In doppia si prosegue sulla cresta fino ad incontrare una catena con anello di calata sopra il canale Sivitilli. Da qui si possono fare 4 doppie sulla sinistra di lunghezza massima 50 metri (le successive tre soste sono con due spit e maglia rapida). In alternativa, se si dispone delle corde da 60 metri, scendendo a destra (faccia a monte) si incontrano altre due catene con anello di calata e un’ulteriore sosta (spit e clessidra) per un totale di 4 doppie. Dalla fine delle doppie ci si abbassa traversando verso sinistra fino ad incontrare il sentiero Ventricini che si percorre al contrario – 45 min dalla fine delle doppie alla Madonnina

A piedi si prosegue la cresta superando il canale Sivitilli e si prende il secondo colatoio scendendo sul ramo di destra (passi di II+) fino ad incontrare la normale da nord che si percorre fino alla base del canale. Da qui si continua come con la soluzione precedente – 1:30 dall’uscita della via alla Madonnina

Attrezzatura

  • Normale dotazione alpinistica
  • Corde doppie da 50 o 60 metri
  • Friend (misure C4 BD dal 0,2 al 2) e tricam (misure dal 0,25 all’1)
  • Martello e 3-4 chiodi