Itinerario che si sviluppa sul terzo pilastro del pizzo d’Intermesoli, in un ambiente suggestivo e selvaggio al centro della stupenda val Maone. La via è stata attrezzata mediante l’uso di fix che si trovano ancora in ottimo stato di conservazione, per questo motivo l’ingaggio alpinistico è notevolmente ridotto, tuttavia in alcuni tiri è necessario integrare con protezioni veloci. La roccia durante tutto l’itinerario è caratterizzata da un’ottima qualità, tipica del gran sasso. La caratteristica principale è la stupenda fessura del tiro chiave, la quale grazie alla sua regolarità non ha nulla da invidiare alle tipiche fessure presenti su granito e, anche se attrezzata a fix, può essere protetta completamente mediante l’uso di protezioni veloci. Nel complesso quindi la particolarità dell’arrampicata unita all’ambiente selvaggio e suggestivo della val Maone rendono questo itinerario assolutamente da non perdere.
Bellezza | ★★★★ |
Prima salita | M. Zitti, G. Vitrone, R. Ferrante, M. Marconi, B. Moretti e B. Vitale – 2004 |
Tipologia | Moderna |
Grado | TD, VII- RS2 |
Esposizione | Est |
Dislivello (via / totale) | 210 m / 710 m |
Sviluppo via | 250 m |
Tipo di roccia | Calcare – ottimo |
Tempo (via / totale) | 4 ore / 7 ore |
Accesso stradale
Si raggiunge Prati di Tivo dalla SS80 del Gran Sasso (da L’Aquila via Campotosto oppure da Montorio al Vomano). Giunti alla grande rotonda svoltare a destra in direzione della cabinovia, superarla e parcheggiare poco dopo sulla destra
Avvicinamento
Dal parcheggio, prendere la strada sterrata sulla sinistra (presente sbarra d’accesso) verso la val Maone. Proseguire la sterrata che dopo poco diventa sentiero nella faggeta. Continuare il sentiero fino ad arrivare nella valle dove si iniziano ad individuare i vari pilastri del pizzo d’Intermesoli. Continuare il sentiero superando prima il riconoscibile pilastro giallo ed arrivare al termine del bosco, a questo punto lasciare il tracciato e risalire i ghiaioni a destra (senza traccia obbligata) puntando alla base del terzo pilastro delimitato alla sua sinistra da un grande diedro – 1:20 dal parcheggio
Relazione
- L1: La via attacca su un diedro-fessura con diversi spit, alla destra di un grande diedro e alla sinistra della via “Così è se vi pare”, quest’ultima riconoscibile per un cordino alla base. Si risale il diedro fino ad un tettino dove si tende a destra (clessidra) proseguendo fino in cengia. Sosta su due spit – 35 m, VI+ (6 spit)
- L2: Proseguire dritti seguendo gli spit e superando due tettini tenendo prima la destra e poi piegando a sinistra (clessidra) sotto un diedro-tetto dove si sosta (2 spit + clessidra) – 25 m, V (4 spit)
- L3: Alzarsi in placca obliquando a destra verso un primo spit per poi raggiungere il diedro (chiodo alla base), risalire e poi tendere a destra verso un diedrino-fessura che porta alla sosta (2 spit) – 30 m, VI (2 spit + 1 chiodo)
- L4: Salire in verticale sulla placca fino ad un tettino (clessidra) che porta ad una cengetta da cui si obliqua leggermente a destra per poi riportarsi dritti fino alla sosta (2 spit) – 25 m, V+ (3 spit + 1 chiodo)
- L5: Salire dritti sulla placca e dopo poco obliquare a sinistra per portarsi su un diedro-fessura che conduce alla sosta (2 spit) – 25 m, V (4 spit)
- L6: salire il canale accennato mantenendosi a destra sulla roccia (spit), quando questa termina portarsi a sinistra per un canalino erboso fino alla base di una placca dove si sosta (2 spit) – 35 m, IV (2 spit)
- L7: Risalire la bellissima fessura verticale (3 spit e un chiodo) fino a che questa termina, quindi traversare a sinistra su una piccola cengia (spit). Dopodiché proseguire verso destra su una facile rampa erbosa fino alla sosta (3 spit) – 35 m, VII- (5 spit + 1 chiodo)
- L8: Risalire il diedro (chiodo a metà) fino all’uscita sulla destra su un terrazzino erboso (chiodo), proseguire sulla rampa fino alla sosta alla base di un altro diedro. Sosta su 2 spit – 25 m, V+ (2 chiodi)
- L9: Continuare nell’ultimo dietro (spit), quindi tendere leggermente a sinistra su gradoni erbosi per raggiungere l’uscita su comoda cengia dove si sosta su 3 spit – 25 m, VI (1 spit + 1 chiodo)
Discesa
Tutte le soste sono attrezzate per la calata in doppia, è possibile concatenare alcuni tiri per limitarsi a 6 doppie:
- D1 (45 m): dalla sosta di uscita della via (S9) a S7
- D2 (30 m): dalla sosta S7 a S6 (evitare di scendere oltre per non incastrare le corde)
- D3 (30 m): dalla sosta S6 a S5 (evitare di scendere oltre per non incastrare le corde)
- D4 (45 m): dalla sosta S5 a S3
- D5 (50 m): dalla sosta S3 a S1
- D6 (30 m): dalla sosta S1 fino all’attacco della via
Attrezzatura
- Normale dotazione alpinistica
- Corde doppie da 60 metri (oppure 50 metri se non si concatenano le doppie)
- Friend (misure C4 BD dallo 0,2 al 3) e set di nuts
- Martello e chiodi non necessari