Vai al contenuto

Via Don Quixote – Punta d’Ombretta, Marmolada

Lunga e famosa via d’ambiente che si sviluppa lungo la parete sud della Marmolada. L’itinerario è abbastanza attrezzato nei tiri più duri (concentrati tutti sull’ultima parte), per questo motivo è tra i più ripetuti della zona; rimane tuttavia da proteggere quasi totalmente sui tiri più facili; a metà è diviso dalla grande cengia che caratterizza la parete. Le soste, tutte a chiodi, sono sempre presenti anche se molte volte sono da rivedere e rinforzare. La roccia alterna tiri con ottima qualità a tratti meno solidi ma comunque scalabili. La via richiede comunque un notevole impegno alpinistico oltre che fisico, è consigliabile dormire al rifugio Falier in Val d’Ombretta in modo da poter attaccare la via prima dell’alba.

Bellezza★★★★
Prima salitaH. Mariacher e R. Schiestl – 24 giugno 1979
TipologiaTrad
GradoTD+, VII- (VI A0)
EsposizioneSud
Dislivello (via / totale)730 m / 1688 m
Sviluppo via920 m
Tipo di rocciaCalcare – da buona a ottima
Tempo (via / totale)10-12 ore / 13-17 ore

Accesso stradale

Dal Veneto è possibile raggiungere il paese di Rocca Pietore tramite la SR203 se si proviene dall’agordino, la SP563 da Arabba e il Passo Falzarego o la SP20 dalla Val Fiorentina e il passo Giau. Proseguire fino a Malga Ciapela per la SP641 lungo la Val Pettorina (per chi proviene dalla Val di Fassa è possibile raggiungere l’abitato tramite il passo Fedaia). Dirigersi in direzione del camping Marmolada dove è presente un comodo parcheggio.

Avvicinamento

Dal parcheggio prendere la strada asfaltata (divieto di transito per le auto) superando l’agriturismo Malga Ciapela e proseguire sulla forestale che prosegue con un lungo traverso prima a sinistra e poi a destra per continuare lungo il sentiero 610 per la val d’Ombretta superando l’omonima malga e successivamente fino al rifugio Falier – 1 ora e 30 min dal parcheggio
Dal rifugio Falier ci si alza per il sentiero lungo verso il passo d’Ombretta con una serie di tornanti e si lascia il sentiero prima che questo piega a sinistra con una lunga diagonale. Continuare verso destra per ghiaioni in direzioni della rampa (ben riconoscibile) che porta ad un avancorpo giallo, superarlo e raggiungere il culmine su una rampa erbosa – 1 ora dal rif. Falier

Relazione

  • L1: Per individuare l’attacco della via è sufficiente prendere a riferimento una rampa erbosa, risalire il canalino fino ad accedere sulla rampa stessa, proseguire quindi su quest’ultima obliquando verso destra fino al suo culmine dove parte un evidente camino.
    Presente un cordone bianco su clessidra, si sale nel camino e si obliqua a sinistra su terreno facile fino alla sosta (3 chiodi con maglia rapida) – 30 metri, III
  • L2: Si prosegue obliquando a sinistra fino ad arrivare su un pilastrino oltre il quale si trova un camino. Sosta su masso incastrato con cordone – 25 metri, II
  • L3: Dalla sosta si disarrampica per 3 metri circa verso sinistra e si risale il canalino uscendo verso sinistra dove si trova la sosta (chiodo e clessidra) – 35 metri, III
  • L4: Proseguire lungo la logica fessura che poi continua per roccia meno buona fino ad una placca che si segue fino alla sosta (clessidra) – 40 metri, IV
  • L5: Continuare sulla placca inizialmente verso destra per poi prendere il diedro verso sinistra fino a raggiungere una cengia (3 chiodi) – 50 metri, IV
  • L6: Traversare a sinistra per un camino accennato con roccia delicata e al suo termine continuare ancora a sinistra fino a raggiungere una sosta vicino una fessura/lama. Sosta su 2 chiodi – 50 metri, IV
  • L7: Prendere la fessura obliqua fino ad arrivare su una grande placca quindi traversare a sinistra fino alla sosta (3 chiodi, possibile sosta alternativa più a destra) – 15 metri, IV+
  • L8: Seguire la fessura/lama in verticale fino al suo termine e poi spostarsi a destra verso la sosta (clessidra) – 30 metri, V+
  • L9: Si percorre il lungo diedro/camino obliquo fino a quando si restringe (possibile sosta intermedia), quindi uscire sulla destra verso la sosta su 2 chiodi – 30 metri, VI
  • L10: Proseguire per la fessura (sosta intermedia) che poi diventa camino fino alla sosta che si trova sulla sinistra (2 chiodi) poco prima della grande cengia – 30 metri, IV
  • L-Trasferimento: A questo punto proseguire per circa 80-100 metri uscendo prima sulla grande cengia e poi attraversandola, consigliato procedere in conserva inizialmente protetta. Portarsi all’altezza di un diedro sotto le due grandi nicchie di sinistra (sosta da attrezzare) – 80 metri, II-I
  • L11: Risalire il diedro e obliquare a destra per una serie di rampe e fessure facili fino alla sosta (2 chiodi) – 40 metri, III+
  • L12: Proseguire prima nettamente verso destra (ignorando il primo diedro), poi risalire la fessura e la placca fino ad un ultimo diedro che porta sul lato sinistro della grande nicchia dove si sosta (3 chiodi) – 45 metri, IV+
  • L13: Superare lo strapiombo verso destra (VI+), presenti due cordoni su clessidra e diversi chiodi, per poi proseguire lungo la fessura verso sinistra (V) fino alla sosta 2 chiodi – 35 metri, VI+ (VI A0)
  • L14: Prendere a sinistra e continuare sul diedro (sosta intermedia al termine) che poi diviene camino tendendo sempre la sinistra fino a superare un pulpito e raggiungere la sosta su comoda cengia (2 chiodi) – 45 metri, IV+
  • L15: Alzarsi leggermente a sinistra e proseguire per facili rocce su uno spigolo accennato fino alla base di una placca dove si trovano due soste, la prima con cordone su masso e la seconda (più comoda) su due chiodi – 45 metri, III
  • L16: Salire la placca e spostarsi a sinistra per aggirare le difficoltà, riportarsi a destra per una fessura fino alla sosta (2 chiodi) – 40 metri, IV+
  • L17: Proseguire per il diedrino fino ad una placca che porta ad una cengia dove si sosta (2 chiodi) – 35 metri, V
  • L18: Prendere prima la placca in verticale poi una diedro/fessura che obliqua a sinistra (sosta su 2 chiodi, consigliata), proseguire per il diedro che diventa verticale (2 chiodi per possibile sosta, scomoda) e alzarsi fino a pochi metri da una pancia (sosta su 3 chiodi) – 35 metri, V+
  • L19: Dopo aver risalito pochi metri è possibile aggirare la pancia a destra (difficoltà fino al VII+/VI+ A0) superando lo strapiombo percorrendo la fessura sotto il tetto che poi diviene più verticale ed esce su una cengia scomoda (sosta intermedia) proseguire per altri 5 metri a sinistra verso una sosta più comoda (3 chiodi) – 30 metri, VII+
    In alternativa, prima del tetto, è possibile uscire a sinistra fino a prendere una fessura che porta ad un tratto più aggettante superato il quale si arriva alla sosta (VI+), presenti meno chiodi della soluzione precedente.
  • L20: Ignorando i chiodi nel diedro a destra, proseguire verso sinistra e alzarsi in placca seguendo alcuni chiodi e sempre obliquando verso sinistra fino ad una sosta (4 chiodi) – 30 metri, VI
  • L21: Alzarsi per un paio di metri e traversare verso destra per buchi buoni puntando ad un cordone, continuare ad alzarsi (sosta intermedia) fino ad un chiodo da dove si traversa a sinistra fino alla base di un diedro (sosta su 3 chiodi) – 40 metri, V+
  • L22: Salire tutto il diedro mantenendo sempre la destra (presenti alcuni chiodi a sinistra da ignorare), si esce su un tratto più facile fino ad una cengia sulla destra dove si sosta (2 spit smartellati) – 30 metri, V
  • L23: Dalla sosta traversare a destra fino a una colata più scura e alzarsi per buchi buoni (chiodo), aggirare lo strapiombetto a sinistra e uscire in vetta (sosta su 2 spit) – 30 metri, IV

Discesa

Dall’ultima sosta è possibile slegarsi e procedere per pochi metri fino al culmine del torrione dove è presente una sosta su due spit per le doppie.
La prima doppia è lunga 55 metri, ci si cala sulla verticale fino alla sella tra i due torrioni per andare a prendere la seconda sosta sulla sinistra (faccia a monte). Dopodiché con una seconda doppia da 60 metri si arriva al bordo della pista da sci.

Da qui è possibile raggiungere la stazione a monte della funivia di Punta Rocca (circa 15-20 min) oppure quella intermedia di Serauta (20 min). Nel caso fosse chiusa scendere prima lungo la pista da sci e poi tendendosi sulla destra con pendenze più dolci fino a dove il ghiacciaio si esaurisce, poi traversare verso sinistra in direzione dell’arrivo della vecchia seggiovia del passo Fedaia per prendere la strada forestale che conduce al passo (2 ore circa dalla fine delle doppie). In questo caso utile una seconda auto o autostop fino a Malga Ciapela.

Attrezzatura

  • Normale dotazione alpinistica
  • Corde doppie da 60 metri
  • Friend (misure C4 BD dallo 0,1 al 4) e serie di nuts
  • Martello e assortimento di 4 chiodi