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Via Glück – Seconda Torre del Sella, Sella

Via interessante e alpinisticamente non banale, molto bella nella sua parte alta. L’itinerario si svolge sullo spigolo della seconda Torre del Sella nell’omonimo gruppo; nonostante l’avvicinamento breve, la vicinanza della prima torre e la lunghezza della via, rendono questo settore meno frequentato. L’itinerario attacca lo zoccolo della seconda torre che nella prima parte affronta roccia mediocre in una sorta di diedro-rampa poco accennato, che conduce poi verso i tiri più impegnativi in cui la roccia migliora fino a diventare molto bella nella parte alta che si porta sul filo dello spigolo. In via sono presenti vari chiodi, specialmente sui tiri più impegnativi, tuttavia portano con loro i vari segni del tempo, quindi è indispensabile integrare. Le soste (ove presenti) sono a chiodi e spesso sono da allestire e da rinforzare, quindi risulta fondamentale avere un minimo di esperienza alpinistica.

Bellezza★★★★
Prima salitaF. Glück e R. Demetz, settembre 1935
TipologiaTrad
GradoTD-, VI (V+ A0)
EsposizioneOvest
Dislivello (via / totale)250 m / 350 m
Sviluppo via350 m
Tipo di rocciaCalcare – ottimo (eccetto il primo tiro)
Tempo (via / totale)4-5 ore / 6-7 ore

Accesso stradale

Dalla Val di Fassa o dalla Val Gardena percorrere la SS242 del Passo Sella e giungere in prossimità dell’hotel Maria Flora situato poco prima di raggiungere il passo se si proviene da Canazei. Parcheggiare in prossimità della struttura.

Avvicinamento

Dal parcheggio, appena prima dell’hotel Maria Flora, risalire il costolone erboso seguendo un sentiero che si inerpica sui pendii erbosi in direzione della prima torre del sella. Non appena si giunge su di un pianoro deviare bassi a sinistra in direzione della seconda torre proseguendo su di un sentierino che attraversa il pianoro erboso per portarsi su di una rampa ghiaiosa fino all’attacco della via, riconoscibile da un chiaro cordino su clessidra posto a pochi metri da terra. Alla base dell’attacco della via è presente una comoda piazzola ghiaiosa.

Relazione

  • L1: All’attacco è presente un cordino su clessidra, salire dritti (o leggermente a destra) su un canale detritico con roccia da valutare fino ad arrivare ad un terrazzino posto sulla sinistra. Sosta da allestire su spuntone – 40 metri, IV- (pp. V)
  • L2: Riportarsi a destra nel canale che va via via stringendosi per diventare un diedro (la roccia migliora di qualità), si arriva su un terrazzino su una comoda sosta su tre chiodi – 40 metri, IV
  • L3: Proseguire nel diedro a sinistra fino ad arrivare su una placca grigia (vecchia sosta con chiodi) e proseguire obliquando a sinistra fino alla sosta (3 chiodi) alla base di una nicchia – 30 metri, V
  • L4: Alzarsi verso la fessura a tratti leggermente strapiombante, percorrerla tutta e uscire sulla sinistra su un terrazzino. Sul tiro sono presenti 11 chiodi, la sosta è su due chiodi non buoni e un nut incastrato – 20 metri VI (V A0)
  • L5: Salire dritti per lo strapiombino (V) o aggirarlo a sinistra (IV) per poi portarsi in placca tendendo a sinistra verso un pulpito dove si sosta (chiodo e clessidra) – 20 metri, IV+ (o V)
  • L6: Superare lo strapiombo dritti (VI-) oppure aggirandolo a destra per poi proseguire in un canalino fino ad una cengia – 25 metri, V+ (pp. VI-)
  • L7: Dalla cengia si consiglia un cambio di sosta a destra per evitare attriti di corda al tiro successivo. Sosta su un chiodo da integrare – 10 metri, III
  • L8: Si parte dritti prima su una placca che diventa dopo pochi metri un diedro e poi una lama, si prosegue lungamente fino alla sosta su 2 chiodi. Possibile spezzare la lunghezza in due tiri (sosta intermedia su un chiodo da integrare) – 45 metri, V-
  • L9: Proseguire sopra la sosta per due metri e poi aggirare lo spigolo verso destra (esposto) per seguire un diedro inizialmente nascosto, si continua in un camino che va a stringersi. Da qui uscire a destra in placca e proseguire fino alla sosta su cengia (spuntone da integrare) – 35 metri, IV+
  • L10: Salire per la placca rimanendo alla sinistra dello spigolo (V), arrivati quasi all’uscita obliquare a sinistra e proseguire sul facile fino ad un masso incastrato dove si sosta (da allestire) – 40 metri, V
  • L11: Proseguire sul facile fino ad un sperone con un diedrino che si risale, proseguire in cresta e dopo un paio di risalti si giunge sulla vetta della torre (presente il libro di vetta). Sosta da allestire su spuntone – 45 metri, III

Discesa

Per la discesa si va in direzione Nord (verso la terza torre del sella) dove si individua subito una prima doppia da 15 metri (due spit con anello), in alternativa si disarrampica (passi di III+). Si prende in sentiero che gira a destra fino ad incontrare due ancoraggi cementati dove è possibile fare una doppia da 20 metri o in alternativa si disarrampica (II). Proseguire lungo il sentiero della via Normale (riconoscibile per qualche fittone presente e ometti) alternando tratti di disarrampicata. Si arriva al comodo sentiero che si segue ricollegandosi alla discesa della prima Torre del Sella (possibile ultima doppia da 20 metri su due spit con catena). Ripreso il sentiero si prende la destra per tornare sul sentiero dell’andata.

Attrezzatura

  • Normale dotazione alpinistica
  • Corde doppie da 50 o 60 metri
  • Friend (misure C4 BD dallo 0,1 al 3, per il tiro 8 è consigliabile doppiare il 3) e nuts
  • Martello e 2-3 chiodi per integrare le soste