Vai al contenuto

Via Delenda Carthago – Prima Torre del Sella, Sella

Itinerario che si sviluppa sulla prima Torre del Sella affrontando la placconata di calcare giallo ben visibile dal passo. Superate le rampe dei primi due tiri, l’arrampicata è caratterizzata da passaggi di placca tecnica a cui seguono lunghezze di corda con difficoltà inferiori su roccia lavorata a buchi sempre solida e con ottimo grip. Nonostante l’itinerario si attrezzato a spit nelle difficoltà (S2), richiede l’uso di protezioni veloci specialmente sui primi due tiri e, in generale, laddove le difficoltà diminuiscono.

Bellezza★★★★
Prima salitaR. Galvagni e M. Maceri – maggio 2002
TipologiaSportiva (primi due tiri trad)
Grado6b max (6a obbl.), RS2
EsposizioneSud
Dislivello (via / totale)150 m / 300 m
Sviluppo via180 m
Tipo di rocciaCalcare – ottima
Tempo (via / totale)3,5 ore / 5 ore

Accesso stradale

Dalla Val di Fassa o dalla Val Gardena percorrere la SS242 del Passo Sella e giungere in prossimità dell’hotel Maria Flora situato poco prima di raggiungere il passo se si proviene da Canazei. Parcheggiare in prossimità della struttura.

Avvicinamento

Dal parcheggio prendere il sentiero n° 31 dietro all’albergo che prende subito quota in diagonale e proseguire logicamente in direzione della prima torre, costeggiarla svoltando a destra verso la parete sud ben riconoscibile da una placconata gialla – 0:25 min

Relazione

  • L1: Si parte a destra della placca gialla sullo zoccolo di rocce rotte di colore grigio raggiungendo la base della rampa dove è presente una sosta su due fittoni – 30 metri, IV
  • L2: Si prosegue sulla rampa (chiodo con cordone e altro chiodo) arrivando fino al termine su un pulpito dove si sosta su due spit – 25 metri, IV+
  • L3: Dalla sosta spostarsi leggermente a destra e seguire logicamente gli spit che dopo un primo tratto tecnico verticale deviando sulla sinistra proseguendo fino ad una cengia. Sosta sulla destra su due spit – 25 metri, 6b (9 spit)
  • L4: Ci si sposta leggermente sulla destra e si affronta un primo muretto verticale fino ad arrivare su una cengia mediana (chiodo), si traversa a destra giungendo alla base di un diedro che si percorre mirando ad uno spit. Dopodiché, deviando sulla destra, si raggiunge una comoda sosta su cengia (2 spit) – 30 metri, 5c (6 spit)
  • L5: Passo atletico in partenza su buchi piccoli, si prosegue affrontando un ribaltino che porta su una sezione più facile a buchi grandi fino ad arrivare sulla destra di una lama dove si sosta (2 spit) – 23 metri, 6a+ (6 spit)
  • L6: Salire seguendo inizialmente la lama e poi affrontando un muretto verticale fino ad uno spit dal quale si traversa leggermente a destra seguendo la linea delle protezioni che ad un certo punto devia decisamente a sinistra per raggiungere la sosta su cengia (2 spit) – 25 metri, 6a (8 spit)
  • L7: Alzarsi verticalmente alla sinistra dello spigolo, successivamente spostarsi alla sua destra seguendo grandi buchi e proseguire verticalmente fino all’uscita sulla grande cengia dove si sosta (2 spit) – 25 metri, 5a (4 spit)

Discesa

Si può scendere in doppia lungo la via Icterus oppure a piedi tramite la via Normale.

Per la discesa in doppia sulla via Icterus è possibile utilizzare ogni sosta attrezzata per la doppia (possibile concatenare alcune doppie con le corde da 60 metri)

Per la discesa lungo la via Normale seguire il sentiero in direzione del Piz Ciavazes fino ad incontrare una prima doppia da 20 metri su anello cementato. Proseguire lungo il sentiero verso valle che si ricollega con quello dalla cengia dei Camosci del Ciavazes, si incontra quindi un’ultima doppia da 15/20 m su catena (o poco più avanti su anello cementato) oppure si disarrampica (III). Si prosegue quindi l’ultimo tratto a piedi sino a ricollegarsi al sentiero dell’andata.

Attrezzatura

  • Normale dotazione alpinistica
  • Corde doppie da 50 o 60 metri
  • Friend (misure C4 BD dallo 0,2 all’ 1)
  • Chiodi e martello non necessari