Bellissima via caratterizzata da un’entusiasmante arrampicata su placca e ottima qualità della roccia. L’itinerario si svolge sul Torrione Cambi in uno dei settori più selvaggi del Gran Sasso, l’avvicinamento lungo e le difficoltà sostenute fanno si che il settore sia poco frequentato. La via presenta difficoltà sostenute per la maggior parte dei tiri e gli spit sono di numero esiguo solo sui passaggi più duri, obbligando a svariati run out laddove non sia possibile integrare con protezioni veloci. Le soste sono attrezzate a spit con possibilità di calarsi in doppia, l’intera via è stata richiodata con fix da 10 mm nel 2012 mantenendo il medesimo numero di protezioni usate per l’apertura della via.
Bellezza | ★★★★ |
Prima salita | R. Iannilli, A. Imbrosciano – 30 luglio e 18 agosto 1989 |
Tipologia | Moderna |
Grado | ED-, VII, RS3 |
Esposizione | Sud |
Dislivello (via / totale) | 170 m / 850 m |
Sviluppo via | 185 m |
Tipo di roccia | Calcare – ottima |
Tempo (via / totale) | 4-5 ore / 10-11 ore |
Accesso stradale
Dall’autostrada A24 si raggiunge l’abitato di Fonte Cerreto dall’uscita di Assergi tramite la SS17bis, si prosegue per circa 16 km fino al bivio per Campo Imperatore e poi fino al piazzale.
Avvicinamento
Dal parcheggio prendere il sentiero 100D verso il rifugio Duca degli Abruzzi e la cresta della Portella, dopo poco proseguire al bivio sul sentiero 101 verso la sella del Monte Aquila, una volta raggiunta si continua in direzione Corno Grande e al primo bivio si prende il segnavia 104 verso la Direttissima. Superato il Sassone (2500 metri) si prosegue poco oltre fino al bivio per la ferrata Bafile che si percorre quasi interamente. Superata la Grande Comba (spesso innevata) sotto la parete Est si arriva al bivio del canale della Forchetta del Calderone (indicazioni su un sasso) poco prima dell’ultima rampa verso il bivacco. Proseguire lungo il canale tenendo la destra per circa 100 metri fino alla base del Torrione Cambi. Ad inizio stagione il canale è spesso innevato, consigliati i ramponi – 2:10/2:30 ore da Campo Imperatore
Relazione
- L1: Si parte su una placca delimitata a sinistra da un lungo diedro camino. Primi 6-7 metri difficili da proteggere con roccia non buona fino ad un chiodo verde. Si prosegue dritti in placca (friend piccoli) su roccia più buona (V+) fino alla sosta su due spit – 25 metri, 5b+
- L2: Si prosegue dritti (VII-) seguendo gli spit superando uno tettino a sx e continuare fino ad una scaglia friabile da aggirare a sinistra (V). Sosta poco sopra su due spit – 25 metri, 6b+ (6 spit)
- L3: Dalla sosta si seguono 3 spit evidenti prendendo una scaglia e obliquando a destra, proseguire prima dritti (passo di VII-) e poi leggermente a sinistra (V+) e di nuovo tendendo a destra per una serie di buchi fino ad uno più grande (friend, tricam e una piccola clessidra), proseguire fino ad una grande rampa obliqua della via Asterix con lungo run out dove si sosta su due spit – 40 metri, 6b (3 spit)
- L4: Scendere per due metri sulla rampa fino al primo spit e salire dritti (chiodo e spit) superando una pancia (primo passo di VII), proseguire tendendo la sinistra su rivoli d’acqua (VII-) e dopo l’ultimo spit proseguire con run out fino ad un chiodo. Da qui obliquare a destra su placca appoggiata e colate d’acqua fino alla sosta su due spit. Per evitare attriti sulla corda, una volta raggiunto il secondo spit, è consigliabile rimuovere le precedenti protezioni – 45 metri, 6c (4 spit)
- L5: Si continua per placca appoggiata solcata da un rivolo d’acqua marcato (V-) e delimitata alla sua destra da un lungo camino, arrivando sotto un pilastro dove si sosta su spit (vecchio) da integrare con friend e/o nut – 25 metri, 5b
- L6: Salire sul pilastro per una fessura/dietro su roccia scadente (V) e continuare su placca appoggiata con clessidra (IV+) fino alla sosta su due spit – 25 metri, 5b+
Discesa
Si può scendere lungo il canale della forchetta del calderone o in doppia sulla via.
Nel primo caso dirigersi in direzione nord-ovest verso la cima del Torrione Cambi fino a raggiungere l’uscita di un canalino dove si scende per qualche metro fino ad incontrare un primo ancoraggio in doppia, ne segue un altro dopo 30 metri che porta alla forchetta del calderone, da li si scende per il canale tenendo la sinistra fino a tornare alla base della via. In alternativa si può scendere senza doppie a piedi per 40 metri in direzione Nord-Ovest alla Forchetta Gaulerzi; si continua sul versante Nord scendendo il ripido e lungo canalino per 100 metri (II) fino al grande terrazzo che lo taglia. Lo si percorre fino ad un altro canalino che si risale per 10 metri fino alla Forchetta del Calderone, da lì proseguire come sopra.
Per la discesa in doppia (consigliata) effettuare le seguenti calate:
- D1 (40 m): dall’uscita della via (S6) fino alla S4
- D2 (35 m): dalla sosta S4 a S3
- D3 (30 m): dalla sosta S3 a S2
- D4 (40 m): dalla sosta S1 fino all’attacco della via
Dalla base della via scendere lungo il canale e seguire lo stesso percorso dell’andata.
Attrezzatura
- Normale dotazione alpinistica
- Corde doppie da 50 metri
- Friend (misure C4 BD dallo 0,1 al 2), nuts e tricam (misure piccole)
- Chiodi e martello non necessari