Il monte Velino è una delle montagne più alte dell’appennino centrale dopo il Gran Sasso e la Majella, offre quindi diversi itinerari escursionistici di lungo respiro su tutti i suoi versanti. Quello descritto in questa relazione è uno dei più lunghi e permette di affrontare il lungo dislivello (1500 metri circa totali) in maniera graduale godendo di panorami sempre differenti nel parco del Sirente-Velino. Non presenta difficoltà tecniche se non qualche passo più roccioso verso il monte Cafornia e poco prima dell’arrivo in vetta.
Bellezza | ★★★☆ |
Tipologia | Trekking |
Grado | EE |
Esposizione | Varie |
Dislivello | 1500 m |
Altitudine min | 1450 m |
Altitudine max | 2487 m |
Lunghezza | 23 km |
Tempo totale | 10 ore |
Accesso stradale
Se si raggiunge l’altopiano delle Rocche da nord (Campo Felice o L’Aquila) si prende la prima uscita della rotonda appena fuori il paese di Rocca di Mezzo, se invece si proviene da sud (Ovindoli e in generale la marsica) si svolta a sinistra all’altezza delle ultime case di Rovere. Entrambe le strade dopo pochi chilometri si ricollegano nella località di Vado di Pezza e si prosegue fino all’entrata della piana dove è presente il rifugio del Lupo. Proseguire tramite strada sterrata per tutta la piana fino al limite degli alberi dove si trova un parcheggio in località Capo Pezza.
Salita
Dalla fine della strada sterrata in località Capo Pezza si prende il sentiero n°1 verso il rifugio Sebastiani e, poco prima di arrivare al limite del bosco, al bivio a sinistra per continuare sul sentiero 1 nella Valle Cerchiata. Da qui si risale logicamente fino a Colle dell’Orso (2175 m) dove si prosegue in cresta verso sinistra e, ignorando il successivo bivio verso Punta Trento e Trieste, si continua scendendo a destra verso il Bicchero. Giunti su una sella ( a destra e a sinistra) si risale puntando al Monte Cafornia (2424 m) dove è possibile raggiungere la vetta con una brevissima deviazione. Il sentiero da questo punto si sviluppa interamente in quota traversando verso il Velino che si risale dal versante nord con un ultimo strappo.
Discesa
La discesa è del tutto analoga alla salita fino al bivio con Punta Trento, da qui è possibile proseguire con il medesimo percorso dell’andata o si può fare un giro leggermente più largo per passare dal rifugio Sebastiani. In quest’ultimo caso si prosegue in sentiero in cresta (sentiero 1G) ignorando il bivio a destra per la Valle Cerchiata e si prende il successivo (sempre a destra) in direzione del Sebastiani. Dal rifugio si scende per il sentiero 1A in direzione Piani di Pezza riprendendo per l’ultima parte del bosco l’itinerario dell’andata e raggiungendo così la macchina.
Attrezzatura
- Normale dotazione escursionistica